Investire in Brasile: Come Ottenere il Visto Permanente come Investitore Immobiliare in Brasile
La Risoluzione normativa brasiliana n. 36 del 2018, aggiornata nel 2021, ha introdotto un nuovo tipo di visto permanente per gli stranieri che intendono investire nel mercato immobiliare brasiliano come Investitore Immobiliare in Brasile. Questo visto si aggiunge al già esistente visto permanente per investitori stranieri, pensato per chi investe in attività produttive.
Pertanto, il Ministero della Giustizia e Sicurezza Pubblica brasiliano rilascia il visto come “Investitore Immobiliare” agli stranieri che acquistano un immobile in Brasile. Inoltre, l’immobile può essere già costruito oppure ancora in costruzione, offrendo così ampia flessibilità all’investitore.
A questo punto, analizziamo i requisiti e le modalità di richiesta del visto. Innanzitutto, l’art. 1 della Risoluzione chiarisce che solo la persona fisica (e non giuridica) straniera può beneficiare del visto, a condizione che trasferisca almeno R$ 1.000.000 in Brasile da risorse proprie provenienti dall’estero.

Investitore Immobiliare in Brasile – Money Tranfer
In effetti, un cittadino italiano o uno straniero che voglia ottenere la residenza permanente deve trasferire i fondi direttamente da un conto estero a uno brasiliano, seguendo rigorosamente la normativa sul Money Transfer. In nessun caso, è possibile utilizzare un conto brasiliano già esistente per questo scopo.
Dunque, l’interessato dovrà effettuare uno o più trasferimenti con la causale esplicita di acquisto immobiliare. È fondamentale che tale causale sia indicata, poiché il Ministero richiederà copia del bonifico internazionale.
In aggiunta, l’immobile deve essere ubicato in zona urbana. Difatti, la legge brasiliana limita l’acquisto di terreni rurali da parte di stranieri, allo scopo di tutelare la sovranità agricola nazionale. Tuttavia, questa restrizione può essere superata quando l’acquirente è una società brasiliana con partecipazione straniera. Comunque, per quanto riguarda il visto personale, l’investimento minimo rimane R$ 1.000.000, ridotto del 30% nelle regioni del Nord e del Nordest.
Ciò significa che è possibile acquistare sia immobili già costruiti che in costruzione. Di conseguenza, i requisiti variano in base al tipo di immobile.
Tipo di immobile
Ad esempio, per un immobile già costruito, l’interessato deve presentare una visura catastale che attesti la proprietà a suo nome, oltre a dimostrare che l’immobile sia libero da ipoteche o diritti reali.
Parallelamente, l’investitore deve allegare una dichiarazione bancaria, emessa da un istituto accreditato alla Banca Centrale del Brasile, che certifichi l’investimento destinato all’acquisto dell’immobile.
Va notato che, secondo la normativa, l’investitore può acquistare uno o più immobili, purché il valore complessivo non sia inferiore a R$ 1.000.000 o a R$ 700.000, in base alla localizzazione.
Inoltre, è consentita la comproprietà, purché l’investimento individuale raggiunga il minimo richiesto. Pertanto, anche chi condivide l’acquisto con un altro soggetto può richiedere il visto, se rispetta i parametri economici.
Nel caso di acquisto su piantina, la documentazione richiesta cambia parzialmente. In tal caso, è necessario presentare un contratto preliminare registrato, la prova del pagamento della caparra da una banca riconosciuta e la concessione edilizia emessa dal Municipio.
Inoltre, bisogna fornire il prospetto analitico del progetto edilizio, anch’esso registrato. In entrambi i casi, il Cosiglio Nazionale dell’Immigrazione (CNIg) può richiedere documentazione supplementare.
Va evidenziato che il Ministero della Giustizia può condurre ispezioni sul posto, con l’obiettivo di verificare la realtà dell’investimento dichiarato.

Il visto investitore
Passiamo ora alla durata e proroga del visto. In generale, il visto è rilasciato per 4 anni, ma può essere convertito in permesso a tempo indeterminato. Come previsto, la richiesta di conversione deve includere la dimostrazione della permanenza dei requisiti iniziali.
In altre parole, l’immobile non può essere stato venduto o donato a terzi. In aggiunta, il richiedente deve possedere la carta d’identità brasiliana (RNM), che corrisponde al permesso di soggiorno europeo.
Oltre questo, sarà necessario depositare il certificato del casellario giudiziale della Nazione di origine, tradotto da traduttore giurato in Brasile e apostillato.
Bene, ora verifichiamo se ci sono delle esigenze di permanenza in Brasile per il mantenimento o la conversione del visto come investitore immobiliare. Allora, la regola generale è che il titolare di visto come investitore immobiliare dovrà essere presente in territorio brasiliano per lo meno 14 giorni ogni 2 anni. Ciò, in modo da dimostrare interesse, da un lato, al mantenimento del visto e, dall’altro lato, all’investimento immobiliare, che è alla base del visto stesso.
La permanenza in Brasile potrà essere sia continuativa e sia discontinua, purchè non sia inferiore al requisito temporale di legge. Comunque, la legge brasiliana è, almeno formalmente, abbastanza flessibile per questo tipo di visto. Infatti, prevede la possibilità di richiedere una nuova autorizzazione di residenza come investitore immobiliare, anche nel caso in cui non si sia rispettato il periodo temporale di permanenza in Brasile.
Però, bisognerà dimostrare l’esistenza ancora in essere dell’investimento immobiliare realizzato in precedenza. In caso contrario, certamente la nuova richiesta di visto come investitore immobiliare sarà rigettata..
Così come sarà revocato il visto concesso sulla base di documentazione o dichiarazioni false. Per assistenza legale nella pratica di visto, contattaci e ti seguiremo sino all’emissione del visto.